22.06.20
Quando si intraprende un progetto comunicativo, qualsiasi sia il brand in questione, si tratta sempre di un percorso in itinere, una situazione che può prevedere molteplici evoluzioni, a volte anche inaspettate. Queste sono dettate non solo dall’introduzione di nuovi mezzi nel marketing, ma anche da nuove necessità o nuovi obiettivi che si sono definiti nel tempo. Per questo motivo è importante non sottovalutare mai l’approccio formativo e informativo nei confronti del cliente. Vediamo insieme come e perché.
Tutti parlano dell’importanza di essere presenti online, di avere una strategia chiara, obiettivi misurabili e contenuti che mirano al target in modo performante.
Nessuno però parla mai della sfida di gestire il percorso di relazione con il cliente nella media e lunga durata, o di come trasmettergli la necessità di adattarsi e cambiare strategia, anche in modo repentino, in base alle nuove dinamiche del marketing o al manifestarsi di nuovi obiettivi.
Il 2020 si sta delineando come un anno particolarmente esemplare per quanto riguarda l’aspetto dei “cambiamenti repentini e inaspettati”. Se in effetti l’inizio dell’anno è cominciato con strategie, eventi e pianificazioni anche su lungo raggio, già a partire da febbraio, i progetti hanno dovuto subire un iniziale brusco arresto e un successivo cambio di rotta realizzato step by step. Come si dice in questi casi, abbiamo dovuto navigare a vista.
E quando si è costretti ad adottare questo tipo di strategia, è fondamentale rendere ancor più consapevole il cliente del momento e del percorso che si sta vivendo, discutere insieme delle varie sfaccettature e delle soluzioni possibili attuabili. Questo comporta sicuramente un impegno maggior da parte delle figure che si interfacciano direttamente con lui, come gli account e gli strategist, che necessitano quindi di più momenti di confronto e allineamento.
Amiamo pensare che il confronto e la condivisione debbano essere svolti all’insegna dell’alleanza sotto molteplici punti di vista.
Alleanza racchiude infatti il concetto di fiducia reciproca e quindi di maggior forza ed efficacia del proprio lavoro. L’agire in modo coordinato, da parte del team, è un plus non da poco che conferisce autorevolezza al proprio lavoro.
Eppure l’alleanza non si limita a quest’unico aspetto. È fondamentale non solo essere alleati con il proprio team con l’obiettivo di creare progetti performanti, ma anche essere alleati con il cliente stesso che deve essere messo al corrente costantemente di tutti gli sviluppi e guidato attraverso le varie proposte e soluzioni.
Nella relazione con il cliente, quest’ultimo si aspetta qualità, personalizzazione, velocità, convenienza e flessibilità… un mix spesso ricco di insidie. Per questo la sfida che si rinnova anche quest’anno è quella di bilanciare l’intelligenza tecnologica con quella umana, facendole coesistere in modo armonico e sensato.
Via libera quindi a call di allineamento, agli strumenti che favoriscono le relazioni (webinar, crm, etc) e a tutto ciò che può servire per dare un apporto umano e qualitativo al lavoro. Via libera ai clienti resi consapevoli del percorso anche durante il suo svolgimento.