21.07.20
L’avanzata inarrestabile di TikTok, l’emergere di un nuovo target di utenti giovanissimi e la possibilità di vedere tantissimi contenuti provenienti da altri paesi, hanno generato la nascita di nuovo lessico utilizzato sui social che può risultare incomprensibile ai meno avvezzi alla piattaforma. Vediamo di cosa si tratta.
Già dalla fine del 2019, i social hanno visto un mutamento significativo e un cambio delle abitudini degli utenti online. Un ruolo determinante in questo processo lo stanno giocando le nuove generazioni. Esse infatti entrano di diritto nel panorama degli utenti che non solo interagiscono online, ma anche che determinano i modi di comunicare del futuro.
Un esempio su tutti è quello di TikTok, il social cinese decollato di recente con uno sprint che ha lasciato di stucco anche molti addetti del settore. Si tratta infatti di un canale relativamente nuovo (ex Musical.ly) e che nell’ultimo anno sta letteralmente spopolando fra giovanissimi e non solo.
Se da un lato su TikTok sono presenti moltissimi contenuti puramente di svago, talvolta con picchi di demenzialità non da poco, dall’altro c’è da dire che si tratta di un canale piuttosto eterogeneo, ricco di contenuti anche a carattere formativo e informativo.
Le mini pillole video di TikTok sono infatti diventate il mezzo migliore per dare consigli, mostrare le proprie abilità e mettere in luce la propria professione. Ecco così che la piattaforma è ad oggi presidiata non solo da millennial burloni, ma anche da avvocati forbiti, psicologi, esperti di fotografia, insegnanti di lingue, maestri di ballo, personal trainer, nutrizionisti, corrieri, artigiani e chi più ne ha più ne metta.
Quello che vogliamo però approfondire in quest’articolo, è proprio il micro lessico che viene utilizzato dai creatori di contenuti su TikTok e dal pubblico che li segue. Siamo infatti certi che esso rifletta il cambiamento generazionale che stiamo vivendo e conoscerlo potrà aiutarci a capire meglio le dinamiche della piattaforma.
Quindi se anche voi su TikTok vi siete imbattuti in neologismi che proprio non siete riusciti a decifrare, oltre a significare che siete un po' âgé, significa anche che è arrivato il momento di fare chiarezza sul nuovo lessico da TikToker!
Il fenomeno del nuovo lessico da tiktokers è decisamente variegato. Abbiamo parole di chiara derivazione anglosassone, altre che assumono una sfumatura di significato differente all’interno del canale, ci sono poi neologismi appena creati e molto altro ancora. Procediamo quindi con ordine e vediamo i dettagli di questo fenomeno in continuo divenire.
Le challenge sono fra i contenuti cardine di TikTok insieme ai duetti. Sono delle vere e proprie sfide a tema fra gli utenti a colpi di video e sono spesso abbinate a precisi tormentoni musicali. E proprio come i tormentoni musicali hanno (per fortuna) una durata limitata. Fra le challenge più in voga dell’ultimo periodo c’è stata la #nakedchallenge che consisteva nell’accendere la telecamera del proprio telefono e filmare la reazione del proprio fidanzato di fronte alla visione del proprio corpo nudo. Oppure ancora esiste la pillow challenge, la sfida dei cuscini, che ha spopolato durante la quarantena e che ha coinvolto molti vip.
Sono gli utenti nati in Italia in pieno boom economico tra la fine degli anni ’50 e i primi ’70. Ad oggi sono un target molto presente sui canali social, anch’essi con un micro linguaggio e modalità di comunicazione specifiche di cui ci occuperemo in seguito. Non si tratta di un neologismo ma è sicuramente una parola molto utilizzata negli ultimi mesi, anche in modo ilare, per indicare la categoria di utenti contrapposta alla generazione Z. Viene utilizzata l’espressione “Ok, boomer” in risposta a contenuti ritenuti troppo tradizionalisti o bacchettoni.
Questo termine circola decisamente da un bel po' di tempo ed è diffusissimo anche su Facebook. Letteralmente significa difficile da guardare, quasi imbarazzante. Si riferisce a contenuti di poco valore o a quelli che, qualche decina di anni fa, nel linguaggio parlato si sarebbero definiti “da sfigati”. Spesso questo termine viene attribuito ai post dei boomers. Avete presente i buongiornissimikaffè? Ecco, quelli sono molto cringe!
Questo termine serve a creare aspettative molto alte nei confronti del pubblico. Viene utilizzato soprattutto da chi crea contenuti, per enfatizzarli. Letteralmente in inglese significa “gonfiatura” con un’accezione del tutto positiva. Attenzione però a non utilizzare questa parola a sproposito. Se infatti il contenuto da voi postato non sarà all’altezza delle aspettative, il pubblico di TikTok non mancherà di farlo floppare.
“Non fatemelo floppare”. Quante volte avete incontrato questa frase nelle descrizioni dei video su TikTok? Ed è proprio il caso dirlo: è un copy decisamente cringe! Di solito lo scrivono gli utenti per esortare il pubblico a interagire con il video appena pubblicato, in modo che l’algoritmo lo intercetti come contenuto di valore e lo vedano così più persone possibili. Se non ci saranno interazioni, il video non avrà successo (flopperà) e non finirà di certo #neiperte.
Questa dicitura non ha assolutamente a che fare con ipotetiche macchie della pelle. Al contrario fa riferimento alla sezione di TikTok chiamata Per te (e contrapposta ai Seguiti), in cui la piattaforma mostra i contenuti che potrebbero interessare a chi la sta osservando. Inserire questa dicitura all’interno del copy del video postato non porta alcun beneficio in termini di visualizzazioni, tuttavia gli utenti continuano ad usarla. Esiste anche il suo equivalente in inglese FYP (for you page).
Al momento è la parola preferita dai teenager ed è molto utilizzata nei video di TikTok, soprattutto negli storytime (v. sotto) e significa in questo caso “cotta”. Un aspetto curioso è che questa parola di derivazione inglese viene oggi utilizzata con il medesimo significato, nel linguaggio parlato anche al di fuori dei social. Es. “Oggi vedo la mia crush”.
Sono i video a carattere più personale. In genere sono quelli in cui i tiktoker raccontano un ricordo della loro infanzia o gli episodi della loro vita che hanno determinato la loro crescita. Può trattarsi della storia della famiglia o di quella degli amici del cuore. Se fate uno storytime, attenzione però a non essere extra!
Questa parola viene solitamente utilizzata come critica. Si riferisce spesso a contenuti che per qualche motivo vengono ritenuti esagerati, in particolare eccessivamente drammatici e senza un reale motivo. Quindi mi raccomando, niente scenate sui social, altrimenti rischierete di ricevere un commento di questo tipo!
Si tratta di un fenomeno tutto italiano, e per di più di origine dialettale. Questa parola, scritta con l’icona ATM, è la versione made in TikTok della parola napoletana fratm (fratello mio). Viene spesso utilizzata come esclamazione nei commenti dei video anche per disorientare chi li ha pubblicati e che non sa cosa significhi. Quindi se vi imbattete in post su TikTok in cui chiedono cosa significhi questa parola, mantenete il segreto!
L’utilizzo di questa parola è una sorta di trasposizione della nota emoticon del fuoco. Essa viene infatti associata a un contenuto molto accattivante o addirittura sexy. In generale esprime un apprezzamento e viene utilizzata come espressione anche nella lingua parlata.
Come fire, è un’esclamazione utilizzata sia nella lingua parlata sui social che in quella scritta. Essa deriva dall’inglese ed esprime un sincero stupore. Si usa soprattutto quando ci si trova di fronte a un contenuto straordinario, che lascia appunto meravigliati.
ecco un altro termine di derivazione inglese ma che comincia a vedersi anche sulle bacheche dei tiktoker italiani. Quando un utente pone domande fuori luogo o invadente, gli utenti rispondo con questa sigla veloce e inconfondibile: NYOB, none of your business, letteralmente non sono affari tuoi. Chiaro, no?
Altro termine super utilizzato su tutte le piattaforme social, è l’abbreviazione della frase before anyone else, ovvero prima di tutti gli altri (per importanza). Per senso traslato indica la persona amata ed è traducibile anche come baby o tesoro.
Sono un fenomeno esclusivamente statunitense e canadese ma sono utilizzati anche dagli alcuni seguitissimi tiktoker italiani expat (a proposito, significa emigrati). Karen è un nome femminile per definire lo stereotipo della mamma americana perennemente irritabile, che si lamenta sempre di qualcosa o qualcuno. Peccato ad oggi non ci sia l’omonimo al maschile… esistono però Chad, altro modo per dire macho, e Stan, sinonimo di fan sfegatato.
Si tratta di un fenomeno italiano che assomiglia un pò all'anglosassone Bae. Amïo è infatti la contrazione di "amore mio" e viene spesso utilizzato per indicare l'amico del cuore.
I nuovi trend e i nuovi modi dire su TikTok sono tantissimi e in continuo aggiornamento. Si tratta senza dubbio di un fenomeno da monitorare che siamo certi regalerà ancora molte altre evoluzioni in futuro!