16.07.19
Dopo mesi di anticipazioni ufficiose e di trepida attesa, è stato annunciato l’arrivo di Libra, la criptovaluta firmata Facebook
A partire dal 2020 si potrà parlare di una nuova rivoluzione digitale che coinvolgerà il mondo dei pagamenti online?
Molto probabilmente sì. L’intento proclamato da Mark Zuckerberg è quello di dare agli 1.7 miliardi di persone al mondo senza un conto corrente, la possibilità di inviare denaro online attraverso WhatsApp, Messenger o l'app dedicata Calibra.
Se da un lato Facebook cercherà di rendere Libra una valuta indipendente, dall’altro cercherà di sfruttarla con Calibra, un portafoglio digitale firmato Facebook.
Secondo le prime anticipazioni, Libra sarà gestita da una società no-profit con sede a Ginevra, che opererà in nome di Facebook sul network di Libra.
Grazie alla collaborazione di 28 partner autorevoli (Mastercard, PayPal, Visa, Uber, Spotify, eBay, Vodafone, Iliad, Booking, etc) sarà possibile effettuare pagamenti in modo semplice e veloce.
Il sistema su cui si basano i pagamenti è chiamato blockchain, una catena di blocchi, ciascuno contenente le diverse transazioni e che a loro volta sono contenute in un ledger, una sorta di grande registro elettronico.
Il primissimo passo verrà mosso dai membri fondatori della società di Ginevra che valideranno e controlleranno il funzionamento dell’intero sistema.
Nonostante i controlli iniziali, l'obiettivo è quello di rendere la rete aperta a tutti, passando al famoso permissionless ledger (cioè una blockchain pubblica) già utilizzato da Bitcoin.
A differenza di quest’ultimo, Libra non è stata ideata per essere una vera e propria riserva di valore, o per essere scambiata con altri asset come denaro o titoli, ma per costituire un mezzo con cui effettuare le varie transazioni.
Per questo motivo ci si aspetta una minore influenza derivante dagli andamenti del mercato e una maggiore stabilità.
Visti i recenti trascorsi, come prevedibile le prime anticipazioni assicurano una particolare attenzione alla privacy dell'utente. Alle transazioni non sarà associato alcun nome, ma un codice alfanumerico non direttamente riconducibile all'utente. Inoltre il tracciamento delle transizioni sarà possibile solo da parte della società gestionale.
Anche se Calibra è stata costituita come un'organizzazione no-profit, i cui profitti verranno completamente re-investiti in Libra (per mantenere stabile il suo valore) gli investitori avranno un altissimo ritorno sui loro investimenti.
Bisogna infatti considerare il guadagno derivante dalle commissioni richieste da Facebook per convertire il denaro in entrata e in uscita dalla criptovaluta.
A questo si aggiunge l'incentivo che Facebook avrà nel far pagare l’adv mediante l'utilizzo di Libra, garantendo così non solo ampi margini di guadagno sul cambio, ma anche ottenendo una grande diffusione della criptomoneta stessa.
Ovviamente le nostre sono solo proiezioni, ma è fondamentale chiedersi se ancora una volta le banche e gli organi di controllo saranno pronti per affrontare i cambiamenti promossi da Zuckerberg.
E noi, siamo pronti per abbracciare la grandezza di questo cambiamento? Solo il tempo rivelerà la risposta ai nostri interrogativi.