16.11.18
Può rapire la nostra attenzione in una manciata di secondi, emozionarci, imprimere indelebilmente immagini e note nella nostra mente, nei nostri occhi. Viaggia veloce nella rete e parla da sé, senza bisogno di supporti dall’esterno: chi dice comunicazione oggi dice video.
Che sia bello e soprattutto funzionale: questo chiedono i nostri clienti da un video. L’obiettivo non è semplice come sembra, e la nostra esperienza ci ha insegnato che occorre seguire regole precise. Regole che varieranno a seconda del contenuto e della piattaforma di distribuzione, ma che segnano dei punti fermi quando è il video ad essere protagonista della nostra strategia.
Prima di tutto il brief, che va tenuto in mente durante l’intero processo creativo. Dobbiamo avere ben chiaro quale obiettivo si vuole raggiungere, valutare il target al quale è indirizzato il video e in virtù di questo scegliere il “tono” da utilizzare. Parallelamente dobbiamo pensare alle azioni che vogliamo che il nostro interlocutore possa compiere dopo aver visto il video. Se riusciamo a “vedere con la mente” il nostro video prima di cominciarlo, la strada sarà delineata.
Il messaggio deve essere chiaro e senza giri di parole. Quando pensiamo e realizziamo un video, dobbiamo ricordare che il tutto si sviluppa in pochi minuti, a volte persino in pochi secondi, perciò il nostro interlocutore deve istantaneamente comprendere il messaggio che vogliamo comunicare: che sia vocale, infografico o fotografico, è il messaggio che deve spiccare – tutto il resto è contorno.
Infine, la cosa meravigliosa di quando creiamo un video è la possibilità di inserirvi una particolare nota personale, quella che definisce e caratterizza un progetto solo NOSTRO. Sì, perché un video ha molte componenti, chi lo guarda riceve diversi stimoli (visivi, uditivi, emozionali…); per chi lo realizza invece la sfida è toccare le note richieste inserendole però nella propria melodia, la stessa melodia che fa innamorare il nostro cliente.